Gratteri, una perla nel cuore della Sicilia

gratteri-wundergarten

Quante storie su Gratteri, definita da chi la scopre una perla nascosta nel cuore della Sicilia.

A vederla da fuori, sembra incredibile che possa essere abitato da 911 persone ma il fascino che la contraddistingue, si percepisce sin dai primi passi all’interno del borgo medievale. Siamo all’interno del Parco delle Madonie, in una zona che sovrasta le note località marittime di Cefalù e Lascari da una parte, di Isnello e Collesano dall’altra.

 

 

Le prime notizie certe sul centro abitato risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia, intorno al IX secolo d.C. e ci raccontano di un centro animato da scambi commerciali intensi tra le zone montane e quelle marittime, grazie alla sua posizione strategica, osservabile ancora oggi da qualsiasi punto della cittadina.

 

La Storia e l’espansione di Gratteri

Intorno all’anno Mille l’arrivo dei Normanni segnò numerosi cambiamenti in Sicilia, cambiamenti che portarono all’interno di Gratteri alla creazione delle abbazie di Sant’Anastasia e di San Giorgio e la costruzione delle chiese di Sant’Elia, San Nicolò e Sant’Icono. Nei secoli successivi la città è passata in gestione alla diocesi di Messina prima e di Palermo dopo, mentre la famiglia dei nobili Ventimiglia iniziò a dominare stabilmente su queste terre a partire dal XV secolo.

Secondo una descrizione di Benedetto Passafiume del 1645, la città era in quest’epoca suddivisa in un nucleo più antico, con un castello e circondato da mura accessibili da tre porte, che corrisponde al centro medioevale, e un nucleo più recente, che corrisponde alla successiva espansione avvenuta a partire dal XV secolo.

Il centro medioevale si articolava intorno ad un castello in seguito distrutto e presenta un tracciato viario piuttosto irregolare, in parte tuttora conservato. Dal castello, edificato sulla rocca di San Vito, era possibile controllare il territorio sottostante, fino alla costa. La cinta muraria è scomparsa da tempo, ma è possibile ricostruirne il tracciato orientale sul margine del torrente: le tre porte corrisponderebbero ai tre ponti per mezzo dei quali si accedeva al paese (ponte vecchio o “sottano”, oggi ponte Silvio, ponte di Fantina o “di mezzo” e il ponte nuovo o “soprano”) costruiti in momenti diversi nel corso dell’espansione dell’abitato medievale.

La principale via di accesso al paese era rappresentato da quella proveniente dalla contea di Collesano, con l’ultima parte del percorso scavata nella roccia del pendio occidentale della rocca, e diretta verso Gibilmanna e Cefalù. L’asse urbano principale era costituito dalla “Via della Santa” (attualmente via Carlo Alberto), tra il castello e la chiesa di San Nicolò. Da questa strada si diramavano delle vie secondarie spesso gradinate, che confluiscono ancora oggi in slarghi irregolari e vicoli ciechi. Dai “riveli” (schedario parrocchiale) del XVI secolo si possono anche ricavare i nomi dei quartieri medioevali (“di la scala”, “di San Vito”, “di lo castello”, “di la petra”, “di la Santa”, “di la terra vecchia”, “di la bucciria vecchia”, “di San Nicolò” e “di la porta ‘ranni”)

La chiesa di San Michele Arcangelo o “maggiore ecclesia”, costruita nell’area del castello verso la metà del XIV secolo, divenne il nuovo centro del paese. Nella seconda metà del XV secolo, la costruzione della chiesa di San Sebastiano diede origine ad una nuova espansione dell’abitato a sud-est del castello. Nacquero i quartieri “di lu sciumi”, “di Fantina”, e “di San Sebastiano”, collegati al nucleo medievale attraverso i tre ponti. Alla fine del secolo sono probabilmente attribuibili la piccola chiesa del Crocifisso e quella di Santa Caterina, entrambe nel quartiere della “Scala”.

A partire dal XVI secolo, l’arrivo dei frati minori conventuali, con la costruzione del convento (1500) adiacente alla chiesa di Santa Maria di Gesù, portarono ad una nuova espansione dell’abitato verso nord-est, in quella “parte nuova”.

La Grattara, la Sulità, il Cucchia Fest e il cratere su Marte

Situata a circa 300 m dall’abitato di Gratteri, proprio alle estreme falde del Pizzo di Pilo ad oltre 1000 metri d’altitudine sorge la grotta denominata “Grattara”, il cui nome ha probabilmente contribuito a dare il nome al paese.

La grotta Grattara è parte integrante della storia e del folklore, perché essa nella leggenda è la sede della Befana (“a vecchia strina”), protagonista di un’antichissima fiaba, la quale racconta che la Befana aveva il suo ricettacolo proprio in questa grotta e che nell’ultima notte dell’anno, evanescente ed invisibile, scendeva dai comignoli nelle case dei gratteresi a riempirsi le calze di doni.

 

Dimora dei Frati

Altra grande tradizione del posto è ” A Sulità“, festa nata durante la dominazione spagnola in Sicilia che si ripete da più di 300 anni durante il venerdì santo all’interno delle celebrazioni pasquali.

Il “Cucchia Fest” è una manifestazione nata nel 2010 dall’idea di alcuni giovani gratteresi. La manifestazione culinaria nasce con l’intento di promuovere il tipico dolce da forno (la “taralla” o savoiarda morbida), sposato al buon gelato artigianale. La “cucchia” non è altro che una coppia di savoiarde che a mo’ di brioche racchiudono al loro interno il gelato. La parola “cucchia” deriva infatti da “incucchiare” che in italiano è sinonimo di unire. La “taralla”, composta da ingredienti di facile reperibilità (farina, uova, zucchero e lievito), essendo un dolce di facile realizzazione veniva preparata sin dai tempi antichi dalle donne di Gratteri negli antichi forni di casa ogni qualvolta si faceva il pane. Intorno agli anni trenta la “taralla” venne proposta anche nei bar di Gratteri assieme al gelato.

Il gusto deciso della “taralla” unito quindi al sapore fresco e genuino del gelato artigianale rendono questo prodotto unico nel suo genere. Oltre alle “taralle” durante la manifestazione si svolgono concertini, balli e varie attività che coinvolgono tutti.

Tra le curiosità “astronomiche”, al paese è dedicato un cratere di 7 km di diametro sul pianeta Marte. Un caso quasi unico al mondo

Offerta Speciale “Una settimana da sogno”

Le Casette
via Borgognone 4, 90010 Gratteri (PA)

My Home Spa
via Borgognone 18, 90010 Gratteri (PA)

Dimora dei Frati
via Borgognone 22,
90010 Gratteri (PA)

The Forest Lodge
c.da San Giorgio,
90010 Gratteri (PA)

Farm & GreenHouse
c.da Pispisia 70, 91025 Marsala (TP)

Informazioni Generali
info@wundergarten.it
debora@wundergarten.it


    *Please complete all fields correctly

    Book Now